Intervista a Lorenzo Cutùli, regista di "Sirenetta"

15 Giugno 2023

Torna all'elenco delle news

Lo spettacolo “Sirenetta”, in scena sabato 17 giugno alle ore 21:15 al teatro Ferrara Off, in viale Alfonso I d’Este 13, per il Festival Bonsai, vede il debutto alla regia di Lorenzo Cutùli, scenografo ferrarese di fama internazionale, che torna nella sua città natale per proporre quello che lui definisce “un reading dal divertissement drammatico in tre parti”, tratto dalla rivisitazione di Marguerite Yourcenar del celebre racconto di Hans Christian Andersen.

Abituati alla versione disneyana, al cinema proprio in questi giorni, cosa dobbiamo aspettarci da questo spettacolo?

La versione che andremo a presentare è una ritrascrizione che ne fece Marguerite Yourcenar che presenta delle tangenze rispetto alla favola di Andersen, ma anche delle sostanziali differenze. Prima fra tutte il finale aperto in cui Sirenetta si troverà a scegliere se tornare al mare dalle sue sorelle sirene (ritorno al luogo natìo) oppure scegliere di immolarsi con le sorelle Angeli che la invitano a lasciare la sfera terrestre per quella celeste, una dimensione di redenzione, mentre in Disney il lieto fine sappiamo che è assicurato. Yourcenar ne fa una versione di dark story più gotica con echi e richiami molto sentiti alla dimensione shakespeariana, dove il principe di Danimarca può essere assimilato alla figura di Amleto. Il racconto yourcenariano punta al tema della diversità e del rifiuto, esplicitato nel rapporto duale tra Sirenetta e la Strega delle Acque (che in realtà rappresenta il confronto con la parte più nera e abissale della stessa sirena) e tra Sirenetta e il Principe. Il racconto parla anche di incomunicabilità che viene resa in maniera evocativa dall’assenza e dai silenzi di Sirenetta, attraverso la perdita della voce in una sorta di patto faustiano con il demone, la stregoneria.

Tutte le voci sono interpretate da Liliana Letterese, attrice del Baule Volante, come è stata scelta per questo lavoro?

Liliana Letterese l’ho scelta per la profonda amicizia e stima che mi legano a lei da molti anni e  per la sua inclinazione professionale ad essere attrice di narrazione, capace di generare immagini attraverso l’uso delle parole.

Che lavoro è stato fatto sul make up?

Insieme a Tobias Tran, il make up artist, abbiamo voluto pensare ad un trucco che potesse esaltare oltre l’aspetto acquoreo del personaggio anche quello androgino, in quanto l’attrice interpreterà tutti i personaggi, anche maschili ovviamente. Quindi non un trucco troppo caratterizzante ma più evocativo.

Dopo Ferrara, quale il tuo prossimo progetto?

Questo reading costituirà nelle mie intenzioni il primo step per un progetto più ambizioso e strutturato per farlo diventare un melologo tra prosa e musica – con le musiche del compositore e violoncellistaGiovanni Sollima – e che vedrà Ravenna Festival come ente promotore per la sua realizzazione finale nel prossimo Festival 2024. Intanto ad agosto sarò impegnato come coordinatore, con i miei allievi del corso di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Venezia dove insegno da dodici anni, nell’allestimento di Cavalleria Rusticana di Mascagni presso il Teatro La Fenice di Venezia.

Info e biglietti: https://www.ferraraoff.it/evento/sirenetta/