Sabato 14 maggio 2022

TRE SPETTACOLI DI MICROTEATRO

in replica tre volte ciascuno


EINN – studio sulla solitudine (15’)
di e con Daniele Bianco

Cosa succede nel cervello delle persone che soffrono di solitudine? La solitudine è considerata un vero e proprio sentimento che un individuo sente in maniera tangibile, è una spirale di emozioni che va ad aggravare il malessere di partenza, un cane che si morde la coda. La società, oggi, ci propone dei modelli inarrivabili e lo fa attraverso i social network che, pur avendo lo scopo di connetterci tutti, non fanno altro che allontanarci sempre più gli uni dagli altri. “Con Einn – studio sulla solitudine non solo voglio affrontare questa tematica di solitudine sul palco, in uno spazio definito e con pochi punti luce, ma voglio anche lavorare sull’essere solo in mezzo a tanti (pubblico). Quindi voglio cercare di rompere quella barriera che si frappone fra il performer e lo spettatore. Vorrei abolire la dicotomia tra apparenza e realtà, quindi fra mondo vero e mondo apparente.”

(Foto di Fulvio Bennati)


MANIFESTO D'UNIONE (15’)
di Daniele Bianco
con Diletta Antolini, Melissa Borlotti, Noemi Garofalo, Chiara Riva

Questo lavoro si pone l’obiettivo di indagare la capacità corporea ed emotiva di unione fra individui differenti. Attraverso un’unica partitura coreografica, i danzatori cercano di creare un ambiente comune, un terreno fertile dove piantare e far germogliare una danza che ci renda tutti uguali di fronte alla vita. Non c’è giudizio né discriminazione. Servendosi di un movimento circolare e rotatorio viene prodotto un vortice che muovendosi ingloba spazio e tempo, simbolo di inclusione e unione. Non viene fatta distinzione di genere, colore della pelle, orientamento sessuale o credo religioso; è una danza libera, per tutti. Manifesto d’unione è una vera e propria dichiarazione di intenti, una rivoluzione contro un sistema fallocentrico che esclude e discrimina chiunque non aderisca ai requisiti imposti dalla società. Prende ispirazione delle danze tribali, dai corpi di ballo delle opere classiche e dai gruppi manifestanti silenziosi.

(Foto di Jessica Incerti Telani)


UCCIDERESTI L'UOMO GRASSO? (30’)
Atto I del Dittico Dostoevskij DAL SOTTOSUOLO - UNDERGROUND
un progetto de Il Mulino di Amleto
di e con Barbara Mazzi e Francesco Gargiulo
con Francesco Gargiulo
a cura di Marco Lorenzi e Alba Maria Porto
consulenza drammaturgica Enrico Pastore
consulenza tecnica Giorgio Tedesco
produzione A.M.A Factory/Teatro Libero di Palermo
ph Ritratti Alessandro Salvatore

Uccideresti l'uomo grasso? è una performance altamente partecipata dagli spettatori. Ha la struttura di un gioco da tavolo ed è ispirato al “Trolley problem”, il paradosso filosofico così formulato: un autista di un treno conduce un veicolo capace solo di cambiare binario senza la possibilità di frenare. Sul binario percorso si trovano cinque persone legate e incapaci di muoversi e il treno è diretto verso di loro. Tra il treno e le persone legate si diparte un secondo binario parallelo, sul quale è presente una persona legata e impossibilitata a muoversi. La persona nei pressi dello scambio si trova di fronte un’alternativa che comporta due sole opzioni: lasciare che il treno prosegua la sua corsa, uccidendo le cinque persone, oppure azionare lo scambio e ucciderne una sola. Tra le molte varianti c’è quella utilizzata per dare il nome alla nostra performance ossia la variante de “l’uomo grasso” (the fat man), l’unico modo per arrestare la corsa del treno è spingere sulle rotaie un uomo molto grasso: l’uomo sarebbe condannato a morire investito dal carrello, ma si salverebbe la vita delle altre cinque. La performance si realizza con due concorrenti partecipanti che guidati dal presentatore-performer scelgono di volta in volta chi o cosa porre sul proprio binario e devono convincere il pubblico a indirizzare la scelta di far passare il treno che travolge sul binario dell’altro concorrente. La drammaturgia viene costruita in modo tale che dal gioco si scivola poco per volta nel testo di Dostoevskij (Delitto e castigo), e il presentatore si rivela essere il nostro Raskol’nikov.

Clicca qui per approfondire i progetti de Il Mulino di Amleto.

(Foto di Alessandro Salvatore)

Quando

Sabato 14 maggio 2022
ore 18.30, ore 20.00, ore 21.30

Dove

Centro Culturale Slavich
Viale Alfonso I d’Este 13
Ferrara

Prezzo

12 euro (Ingresso Intero)
10 euro (Ingresso Ridotto soci ARCI, CIDAS)
8 euro (Ingresso Ridotto Under 30, Over 65)
5 euro (Ingresso Ridotto Under 18 e Universitari)

Fascia oraria 18:30
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Fascia oraria 20:00
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Fascia oraria 21:30
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CARNET 5 INGRESSI FESTIVAL BONSAI (30 euro)
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Per usufruire del carnet contattare Ferrara Off all’indirizzo email: info@ferraraoff.it o al numero telefonico 333.628.2360, accertandosi della disponibilità dei posti per lo spettacolo a cui si desidera assistere.