Sabato 13 Febbraio 2016

Teste calde

Storie del Risorgimento

teatro di parola e di figura

da un racconto di Gigio Brunello
regia di Gyula Molnar
produzione CTA
scenofonia Lorenzo Brutti
sculture, scene e interpretazione Gigio Brunello

L’Unità d’Italia vista con la lente ironica di uno straordinario burattinaio veneto. 
Protagonisti di Teste calde sono le casse di fucili, i contadini, i soldati, le spie, i disertori, i giovani patrioti e innamorati che parlano lingue ostili. 

Secondo capitolo della "Trilogia sulla città di Mestre".
Con questo spettacolo Gigio Brunello e Gyula Molnàr proseguono l'originale e personalissimo percorso artistico di ricostruzione della memoria cittadina cominciato con Vite senza fine. Il linguaggio utilizzato è lo stesso: un lungo tavolato sul quale, tra alcuni elementi simbolici di Mestre ottocentesca (la torre, le Barche, il Ponte della Campana, il Forte Marghera), prendono vita le statuine della storia di allora. C'è una cassa di fucili pagati da una colletta patriottica per la difesa di Venezia, mai giunti a destinazione. Siamo nell'autunno del 1848 quando gli austriaci hanno già riconquistato Veneto e Lombardia e assediano la città lagunare. Il passaggio di mano di questa merce che scotta ci farà conoscere contadini e soldati, spie, disertori e giovani patrioti, amori che parlano lingue ostili, come fossero appena usciti da novelle di Boito. Ci sarà chi sui fucili costruirà la sua fortuna, chi incontrerà la propria fine. L'autore, interessato esclusivamente alle loro storie, per scrupolo di raccontarle al meglio, non è riuscito a ignorare i re, le battaglie, i trattati, i proclami e le solenni promesse che, come ci insegnano i manuali di Storia, allora c'erano e sempre ci saranno.

Il 13 marzo Gigio Brunello terrà il laboratorio La parola ai burattini: un’occasione per approfondire e conoscere le regole e le ‘eccezioni’ del teatro di figura.

Quando

Sabato 13 Febbraio alle ore 21.00

Dove

Teatro Ferrara Off

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