domenica 15 dicembre 2019
Sull'acqua calma e nera dove dormono le stelle
scritto e diretto da Fabio Mangolini
con Fabio Mangolini, Mar Calvo e Juan Carlos Mesonero
musiche originali Cesare Picco
scene, video e videomapping Stefano Macaione
produzione Cornucopia Performing Arts Labs
residenza artistica Ferrara Off
Se un luogo non esiste lo possiamo almeno immaginare. E se fosse un luogo in cui si possa parlare una lingua comune a tutti, magari l’esperanto, che è stata creata con il sogno che tutti possano comprendersi? E se questo luogo non fosse irrealizzabile, ma semplicemente irrealizzato? E se questo luogo lo facessimo esistere davvero, in mezzo al mare, lontano dalle frontiere? Una Repubblica indipendente e di tutti, sull’acqua calma e nera dove dormono le stelle [questa frase, che offre il titolo allo spettacolo, è l’incipit del poema “Ophélie” di Arthur Rimbaud].
La Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose sorgeva su una piattaforma costruita dall’Ingegner Giorgio Rosa a 11,6 miglia al largo di Rimini, fuori dalle acque territoriali italiane. Aveva una lingua ufficiale, l’esperanto, un inno, il “Coro dei Marinai Norvegesi” tratto da L’Olandese Volante di Richard Wagner, una bandiera e una Costituzione il cui ultimo articolo recitava: “È garantito per tutti il diritto di accesso a quello che verrà.”
L’ingegnere bolognese Giorgio Rosa iniziò a realizzare il suo sogno nel 1958 e concluse i lavori per la costruzione della piattaforma nel 1967. L’isola artificiale venne aperta al pubblico il 20 agosto 1967 e il 1° maggio 1968 ne venne dichiarata unilateralmente l’indipendenza. L’11 febbraio 1969 la piattaforma fu fatta saltare in aria dalla Marina Militare italiana.
Diceva di se stesso in un’intervista: “Un po’ pazzo è sempre stato Giorgio Rosa, sennò non avrebbe mica fatto un’isola!”.
SULL’ACQUA CALMA E NERA DOVE DORMONO LE STELLE è parte del progetto "Storie e geografia dei luoghi dell’utopia nel ’900 in Emilia-Romagna. Dalla Tamisiana Repubblica di Bosgattia all’Isola delle Rose”, finanziato dalla Regione Emilia-Romagna nel quadro della L.3/2016 su “La Memoria del ‘900” e realizzato da Cornucopia Performing Arts Labs.
Quando
domenica 15 dicembre ore 17.30
Dove
Teatro Ferrara Off
Viale Alfonso I d’Este 13 – Ferrara
Prezzo
Ingresso
10 € soci Ferrara Off
12 € non soci (include tessera associativa 2019/20)
riduzioni
8 € soci Ferrara Off under30
5 € soci under18 e Universitari
10 € non soci under30, under18 e Universitari (include tessera associativa 2019/20 e – per gli under18 e per gli Universitari – un ingresso omaggio nominale valido per un altro spettacolo)
abbonamento 5 spettacoli
38 € soci Ferrara Off
40 € non soci (include tessera associativa 2019/20)
Agli spettatori in possesso di un biglietto o dell’abbonamento del Teatro Comunale di Occhiobello verrà applicato uno sconto di 2 €
Informazioni
info@ferraraoff.it
+39.333.6282360