Sabato 26 Novembre 2016

Orlando furiosamente solo rotolando

messo in scena e raccontato da Enrico Messina
collaborazione alla messa in scena Micaela Sapienza
tratto da “HRUODLANDUS Libera Rotolata Medioevale” di Enrico Messina e Alberto Nicolino
produzione Armamaxa

Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza e i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri… Un vortice di battaglie e inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Reale trasporto o illusorio incantesimo? Sono solo storie. Storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione.
“Riscoprire il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola, il senso di ascoltare delle storie e di ascoltarle assieme ad altri. Arte un tempo assai familiare alla nostra cultura, ormai trascurata se non del tutto dimenticata. Ecco perché l’Orlando Furioso di Ariosto, che proprio dall’arte dei cantastorie prese linfa per diventare alta letteratura; ed ecco perchè il travolgente racconto che ne ha fatto Italo Calvino insieme a stralci di immagini ‘rubate’ ad altri suoi libri come Il Cavaliere Inesistente. Così le parole dei canti e delle ottave di Ariosto prendono nuova vita, un po’ tradite un po’ ri-suonate, e la narrazione avanza tra guizzi di folgorante umorismo e momenti di grande intensità, mescolando origini, tradizioni e dialetti. Nell’appassionante lavoro di scrittura alcuni episodi sono stati ripresi, altri rielaborati, altri completamente inventati com’è nell’essenza stessa dell’arte di raccontare”. (Enrico Messina)

In occasione di ORLANDO furiosamente SOLO ROTOLANDO, Enrico Messina terrà il laboratorio di narrazione Il racconto degli INDISTINTI CONFINI

Camicia bianca, una tromba e uno sgabello: è tutto quel che serve per raccontare le vicende dei paladini di Carlo Magno e dei terribili saraceni. All’essenzialità della scena si contrappongono la ricchezza e i colori delle immagini evocate: accampamenti, cavalieri, dame, duelli, incantagioni, palazzi, armature, destrieri… Un vortice di battaglie e inseguimenti il cui motore è sempre la passione, vera o presunta, per una donna, un cavaliere, un ideale. Reale trasporto o illusorio incantesimo? Sono solo storie. Storie senza tempo di uomini d’ogni tempo, in cui tutto è paradosso, iperbole, esasperazione.
“Riscoprire il piacere della fabulazione e della fascinazione della parola, il senso di ascoltare delle storie e di ascoltarle assieme ad altri. Arte un tempo assai familiare alla nostra cultura, ormai trascurata se non del tutto dimenticata. Ecco perché l’Orlando Furioso di Ariosto, che proprio dall’arte dei cantastorie prese linfa per diventare alta letteratura; ed ecco perchè il travolgente racconto che ne ha fatto Italo Calvino insieme a stralci di immagini ‘rubate’ ad altri suoi libri come Il Cavaliere Inesistente. Così le parole dei canti e delle ottave di Ariosto prendono nuova vita, un po’ tradite un po’ ri-suonate, e la narrazione avanza tra guizzi di folgorante umorismo e momenti di grande intensità, mescolando origini, tradizioni e dialetti. Nell’appassionante lavoro di scrittura alcuni episodi sono stati ripresi, altri rielaborati, altri completamente inventati com’è nell’essenza stessa dell’arte di raccontare”. (Enrico Messina)

In occasione di ORLANDO furiosamente SOLO ROTOLANDO, Enrico Messina terrà il laboratorio di narrazione Il racconto degli INDISTINTI CONFINI.

Quando

Sabato 26 Novembre alle ore 21:00

Dove

Teatro Ferrara Off

Prezzo

8 € soci 2016
5 € ridotto under20
10 € non soci (inclusa tessera associativa)

Rassegna Stampa

“… il modo in cui Messina lo fa è eccezionale, l’espressività del suo volto è totale, producendo suoni onomatopeici tanto che lo spettatore ha la tentazione di girarsi sulla sedia per vedere se, per caso, stia arrivando un cavallo…”. Clara Castoldi (La Provincia di Sondrio, 23 Agosto 2013)

“… davanti al cantastorie Enrico Messina ho visto un film animato e dall’incedere ora tragico, ora sentimentale … un dipinto che commistiona la potenza dei chiaro-scuri di Caravaggio alle peripezie surreali e sinuose di Dalì, le pennellate inquiete di Van Gogh, le prospettive del Mantegna…”. nazzarosauro.blogspot.it (27 Maggio 2008)

“… un vero attore che ricama il testo tra un gesto e l’altro dei suoi straordinari numeri di novello cantastorie”. Tommaso Pasquini (Il Trentino, 26 Maggio ’08)

“… lo straordinario lavoro mimico a cui ricorre nella sua ininterrotta opera di evocazione. Perché di pura evocazione si tratta… esplode la fabula e si estendono gli spazi. All’infinito”. Vittorio Nava (La Voce d’Italia, 4 Novembre 2006)

“… sapendo far ridere ed emozionare, mescolando alta letteratura e modi popolari, gusto del fantastico e piacere descrittivo, sempre in una condizione ilare e fiabesca. Anche se non mancano momenti di stupefatta commozione… davvero un eccellente lavoro, rigoroso, fresco, di grande intensità comunicativa.” Valeria Ottolenghi (Gazzetta di Parma, 30 Giugno 2003)

“… uno spettacolo impalpabile come le favole, che rivivono sulla scena riscuotendo applausi convinti…” Nico Nanni (Il Gazzettino, 3 Agosto 2002)

“…una partitura dal ritmo tanto serrato da risultare avvolgente per il pubblico quanto la tela di un ragno… riuscendo a raggiungere una comunicazione totale, molto efficace …” Francesco De Leonardis (Brescia Oggi, 12 Settembre ‘98)