sabato 16 febbraio 2019

LA STORIA DI TABORRE E MADDALENA

del raccontar mangiando

di Enrico Messina
con Enrico Messina e Mirko Lodedo
musica originale in scena Mirko Lodedo (fisarmonica, oggetti della tavola)
collaborazione alla messa in scena Micaela Sapienza
produzione Armamaxa, Casarmonica e Teatri Abitati – Residenza Teatrale di Ceglie Messapica

“…se ti domandano qual è l’origine di quest’arte, rispondi che è la sapienza e che colui che sa ignora, allorché comincia la narrazione, come la condurrà; se ti domandano come finisce una narrazione, rispondi: con la conquista dei cuori…”.
Lo spettacolo narra la storia di due giovani, Taborre e Maddalena, il figlio di un conte e la figlia della sua sguattera, che la sorte ha destinato a vite diverse. Fuggono dal loro impossibile amore e trovano rifugio in una radura del Gargano, presso la casa di un vecchio pastore che l’uomo ha costruito intorno a un grande albero di pere. Nell’incontro silenzioso dei tre l’uomo offre ai due ragazzi un frutto che i tre mangiano in silenzio. Poi, piantati i semi dell’albero raccolti e custoditi per tutta la sua vita, il pastore comincia la narrazione. E racconta la storia di un re di un’epoca lontana che aveva tre figli e un grande giardino con, al centro, un albero di pere…
Il lavoro nasce dall’incontro di un attore e un musicista che, ritrovatisi intorno ad una tavola imbandita con cibi semplici, hanno cominciato a raccontarsi. E le storie sono nate dai suoni piccoli della tavola: il suono delle posate nei piatti, il gorgoglio del vino che cade nel bicchiere, il tintinnio dei bicchieri che s’incontrano nel brindisi… per diventare musica e parole. Perché così nascono le storie: intorno a un tavolo, con i suoni e le parole semplici di chi si ritrova a condividere una cena, un pasto.
Nel racconto ogni volta il menù della cena di scena è diverso, adattandosi alle tipicità del luogo dove lo spettacolo è rappresentato e gli attori in scena lo “raccontano” nella lingua o nel “dialetto” del posto; o, in alternativa, portano in scena i piatti tipici e il vino della loro Regione, la Puglia, raccontandoli al pubblico che, dopo lo spettacolo, potrà assaggiarli.
Raccontare storie è arte antica e necessità profonda dell’essere umano. Dare forma di storia all’esperienza vissuta, per comprendere e dare ordine a quanto accade, conservarne la memoria, creare un senso di appartenenza. E nulla più del cibo quel senso di appartenenza, di condivisione evoca. Il cibo diventa elemento identitario per il pubblico che, nel “racconto” del piatto (ogni volta diverso) che gli attori in scena stanno gustando, si riconosce, ritrovandosi anche lui a tavola. Così, intorno al canovaccio della storia, lo spettacolo si dipana attraverso una continua serie di improvvisazioni, legate al momento conviviale della tavola in cui, come in ogni convivio che si rispetti, tutto può accadere perché il cibo ha il sapore delle emozioni.

Quando

Sabato 16 Febbraio ore 21.00

Dove

Teatro Ferrara Off
Viale Alfonso I d’Este 13 – Ferrara

Prezzo

10 € soci Ferrara Off
8 € soci under30
5 € soci under18
6 € studenti Unife
12 € non soci (inclusa tessera associativa 2018/19)
Agli spettatori del Teatro Comunale di Occhiobello, esibendo un biglietto o l’abbonamento presso la biglietteria di Ferrara Off, verrà applicato uno sconto di 2 €.

Informazioni

info@ferraraoff.it
+39.333.6282360

(foto di Maurizio Anderlini)