Sabato 11 e domenica 12 marzo 2017

La boutique del mistero

uno spettacolo ispirato ai racconti di Dino Buzzati

con Woody Neri, Alice Conti, Maura Pettorruso, Stefano Pietro Detassis
disegno luci Alice Colla
drammaturgia e regia Giulio Costa
produzione TrentoSpettacoli

Dopo aver lavorato nel 2012 su un fortunato adattamento teatrale de “Il deserto dei Tartari”, TrentoSpettacolicompagnia di produzione under 35 riconosciuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali, torna a confrontarsi con il grande autore bellunese. In questo caso, con alcuni dei suoi racconti più affascinanti, raccolti in un’antologia da un titolo significativo: La boutique del mistero. Il progetto di spettacolo vede in scena quattro giovani attori – Woody Neri, Alice Conti, Maura Pettorruso e Stefano Detassis – guidati dalla regia di Giulio Costa, in un attraversamento originale delle atmosfere, dei personaggi e delle vicende narrate nei racconti di Buzzati, per restituire al pubblico un mondo fatto di inquietudini, speranze disattese, paure, illusioni, desideri e pulsioni tipiche di una civiltà e una società in lento declino di cui l’autore bellunese già rintracciava i primi segni negli anni Sessanta, e che oggi risultano più che mai attuali.

“Portare in scena i racconti di Buzzati, come spesso accade per un adattamento di testi non teatrali, significa confrontarsi costantemente con la domanda: quanto bisogna essere fedeli alle parole dell’au­tore? Questo interrogativo ha accompagnato l’intero processo di costruzione dello spettacolo. Dopo una fase di scrittura suddivisa in lettura, analisi e selezione dei racconti, canovaccio di riferimento a partire dai testi scelti, e prima bozza di copione, mi sono ritrovato il primo giorno di prove con la sen­sazione che le parole avrebbero condizionato la nascita dei gesti e delle azioni sul palcoscenico. Così, ho messo il canovaccio in un cassetto e proposto agli attori di cominciare le prove con un’analisi dal vivo dei racconti, ovvero di agire sulla scena ogni singola storia. Dopo pochi giorni, tutti i racconti de La boutique del mistero hanno preso vita grazie alla voce e al corpo degli attori, in forma di mono­logo, dialogo, azione mimata, raccontata, reinventata, reinterpretata, a volte in modo allegorico, altre volte in modo estremamente concreto, lasciando emergere in maniera spontanea un minimo comune denominatore. Molti racconti si sono ridotti a una parola o un gesto, altri hanno contribuito a definire meglio i singoli ruoli (padre, madre, figlio, ‘agente esterno’), altri ancora sono serviti come struttura portante dell’intera drammaturgia, e mi riferisco a “Il colombre” e a “I sette piani”: il primo è stato fondamentale per mettere a fuoco le relazioni fra i personaggi (che spesso abbiamo preferito chiamare caratteri, energie o entità); il secondo per sottolineare l’inevitabile declino che chiunque subisce a cau­sa del ‘macinauomini’, ovvero il tempo, come era solito definirlo Buzzati. Il risultato è uno spettacolo che vuole omaggiare Buzzati non tanto con le parole dei racconti (che senza dubbio hanno maggior vigore e capacità evocativa su carta stampata) quanto attraverso la reinvenzione della realtà da cui quelle parole sono nate. A mio avviso, chi conosce i testi di Buzzati potrà riconoscere e ricostruire, come in un puzzle, i frammenti della vita e della poetica dell’autore; chi non conosce i racconti, invece, avrà modo di vedere il complesso e variegato processo di crescita e formazione di un essere umano, nelle cui contraddizioni, assurdità, paure, angosce, idiosincrasie potrà facilmente specchiarsi. E magari ridere di sé”. (Giulio Costa)

I racconti che hanno ispirato lo spettacolo sono: I sette messaggeri, L’assalto al Grande Convoglio, Sette piani, Eppure battono alla porta, Il mantello, Una cosa che comincia per elle, Una goccia, La canzone di guerra, La fine del mondo, Inviti superflui, Racconto di Natale, Il cane che ha visto Dio, Qualcosa era successo, I topi, Il disco si posò, Il tiranno malato, I Santi, Lo scarafaggio, Conigli sotto la luna, Questioni ospedaliere, Il corridoio del grande albergo, Ricordo di un poeta, Il colombre, L’umiltà, Riservatissima al signor direttore, Le gobbe nel giardino, L’uovo, La giacca stregata, La Torre Eiffel, Ragazza che precipita, I due autisti, Il Babau, Il sogno della scala, Crescendo, Plenilunio, Il borghese stregato, Il crollo della Baliverna, Non aspettavano altro, La notizia, Una pallottola di carta. Alcuni di questi verranno letti nella serata Variazioni sul fantastico.

Quando

Sabato 11 marzo ore 21.00 e domenica 12 marzo ore 18.00

Dove

Teatro Ferrara Off, Viale Alfonso 13, Ferrara

Prezzo

8 € soci 2017
5 € ridotto under20
10 € non soci (inclusa tessera associativa)

Rassegna Stampa

A Ferrara Off il mistero nel mondo quotidiano dei racconti di Buzzati di Federica Pezzoli (www.estense.com, 13.3.2017)