sabato 10 febbraio 2018
COME UN'ONDA
Daniella Firpo, chitarra e voce
Peppe Consolmagno percussioni, voci, symbols
Rocco Papia, chitarra
La magia della foresta amazzonica, i suoni di strada dei quartieri popolari del nordest, i canti dei pescatori nel porto della vecchia Bahia, la sensualità della bossa soffiata dal vento sul lungo mare di Rio…
Il poeta delle percussioni Peppe Consolmagno insieme alla cantautrice brasiliana Daniella Firpo e al chitarrista Rocco Papia presentano un viaggio sonoro attraverso la musica brasiliana e le sue tradizioni. Il concerto si svolge come un racconto musicale dell’anima brasiliana dove tutto è connesso, conducendo per mano l’ascoltatore verso orizzonti emozionali inaspettati. Dalle canzoni autorali alle interpretazioni rivisitate di brani del repertorio popolare brasiliano, il Trio costruisce sul palco momenti sempre unici e sorprendenti fatti di atmosfere mistiche, voci e suoni percussivi che creano colori e profumi portati dall'aldilà del mare.
Il Firpo & Consolmagno Project nasce nell'estate 2016 quando i due artisti si conoscono e suonano insieme in Umbria. L'onda coinvolge in questa occasione il poliedrico chitarrista Rocco Papia che ha già accompagnato Daniella recentemente al Premio Andrea Parodi (importante festival legato alla World Music) presso Cagliari.
Daniella Firpo
Cantautrice brasiliana, nata a Salvador (Bahia) da padre di origini italiane (cantante lirico) e madre baiana (insegnate di chitarra), con la quale impara e studia il canto della sua terra. In Brasile matura diverse esperienze musicali prima di arrivare in Italia, occupando, da subito, uno spazio di rilievo nel panorama di Bahia. Registra l’album Espiral nel 2008, frutto dei suoi primi viaggi e delle contaminazioni musicali in Europa, che, con entusiastiche recensioni, viene selezionato al "Premio da Musica Brasileira". L'Italia le è rimasta nel cuore sin da quando fu invitata speciale a rappresentare il Brasile al Ferrara Buskers Festival 2006, dove stabilisce un profondo scambio culturale con pubblico e musicisti di tutto il mondo. Grazie al Ministero della Cultura Brasiliana tra 2009 e il 2010 realizza il ciclo di Conferenze-Concerto "Incontro com Brasil". Da lì in poi si stabilisce in Italia e viene invitata a prestigiosi festival e manifestazioni nell’ambito del Jazz e della World Music che la proiettano sul panorama musicale nazionale. Nel 2016 registra Vento di Bahia e Nebbia (AlfaMusic): il disco è un connubio tra le sue origini – radici profonde tra tradizione e innovazione – e l’italianità adottiva, nel quale si uniscono sonorità tipiche dell’universo brasiliano e del jazz, rielaborando gli aspetti delle due culture e traducendo la sua musica in modo ancora più universale. Destino, il primo singolo estratto dal disco, entra a far parte della rosa delle canzoni finaliste al Premio Andrea Parodi 2017, il più importante Festival della World Music in Italia, facendo poi vincere il Premio Bianca D’Aponte Internazionale 2017.
Peppe Consolmagno
Nato a Rimini nel 1958, cresciuto in Italia, utilizza strumenti in gran parte autocostruiti con materiali recuperati nei suoi viaggi, come la zucca, il bambù, il legno e il metallo. La sua musica si esprime attraverso strumenti che appartengono a culture extraeuropee, come quella del Brasile (sua principale fonte di ispirazione), dell'Africa e dell'Asia, ma che hanno un linguaggio in comune. Il Gong birmano, la Conchiglia, le Tazze da meditazione, i Vasi africani, i Flauti a una nota pigmei, i Tamburi ad acqua e il Berimbau, uniti alla voce e allo stretto rapporto intimistico con essi, che egli ha, creano una dimensione unica dove prevalgono il suono naturale, il silenzio, il timbro e il ritmo. Consolmagno ha già al suo attivo partecipazioni da protagonista a Festival Internazionali come: "Umbria Jazz", "Festival Internazionale del Jazz a Montreal in Canada", "Jazz o Brasil" a Parigi, "Kunstamt Stegliz" a Berlino, "Drum 2000" festival delle percussioni a Bologna, "Festival di Musica da Camera" a Tolentino, "Centro Studi Brasiliani" C.E.B. a Roma, "World Music Festival" a Lanciano, "Percussion World and Sound PWS7" ad Asti, RAI "RadioTre Suite", "Jaco Pastorius Music Festival" a Coriano, "V° World Music Festival" a Roma, "Musica dei Popoli" a Firenze, " Festival Sete Sóis, Sete Luas" in Portogallo, "Percussionistica" World Rhythm Festival ad Umbertide, Istituto Musicale P.Mascagni a Livorno, Liceo Musicale a Catania, Conservatorio Vivaldi Alessandria, Attraverso Festival, Brasil Festival a Bologna, Festival Fano Jazz by the Sea, Festival Womad, Fandango Jazz Festival – La Palma a Roma, Festival I Suoni delle Dolomiti in Trentino, Festival International de Sousse in Tunisia, Festival Banlieues Bleues a Parigi, Scat Jazz Club di Madeira, Festival de Órgão da Madeira. Ha una intensa attività di ricerca musicologica, che lo ha portato e lo porta a tenere seminari e workshop sulla musica extraeuropea e sulla costruzione degli strumenti a percussione. Peppe Consolmagno costruisce oggetti sonori per sé e per Nana Vasconcelos, uno dei suoi tanti estimatori. Consolmagno ha scritto anche per riviste specializzate e quotidiani come "World Music", "Percussioni", "Strumenti Musicali", "Jazz", "DrumClub", "Il Manifesto", "Musica Jazz", "Jazzit", DrumSetMagazine, "Jazzitalia", "CiaoJazz", "CupaCupa", "Musicando", e altre. È stato invitato a Salvador-Bahia (Brasile), come unico europeo al "III e IV PercPan" (Panorama Mondiale della percussione). Attraverso il suo lavoro come giornalista e le sue interviste a famosi musicisti, egli intende dare voce allo stile e alla linea di pensiero che lo accomuna a loro. Egli ha collaborato con altre forme di arte (teatro, pittura, scultura, poesia, danza), Istituzioni (Università e scuole), e media (radio e Tv).
Rocco Papia
Inizia il proprio viaggio nelle musiche del mondo esplorando le tradizioni dell’est europa e del klezmer con La Famiglia Scannapiece, ensamble con cui suona in Italia, Kosovo, Slovenia e Svizzera. Nel 2001 fonda Jacaré con Cristina Renzetti (due dischi e un DVD video), suonando in importanti festival e palchi in Italia e in due tournèe in Brasile, insieme ad artisti del calibro di Chico César, Gabriele Mirabassi, Cristina Zavalloni. Alcuni altri progetti dedicati al Brasile: il Circolo Odeòn, quintetto strumentale dedicato allo Choro (IT-UK-Brasile); Benguelê, quartetto strumentale a Barcelona; Guanabara Funk, potente 7et di Funk brasiliano; varie collaborazioni (Daniela Spielmann, Rogerio Tavares, Daniella Firpo, Sergio Krakowski). Tra gli incontri musicali il Mann-Papia Duo con l’israeliano Liron Mann all’Hang e il Maver-Papia duo con Carlo Maver al bandoneon e al fauto, nel quale le suggestioni del tango si aprono al jazz e a sonorità africane e il Kaw Sissoko Trio con Kaw “Dialy Mady” Sissoko, griot senegalese virtuoso della kora e il percussionista Tommy Ruggero, con il quale suona in Italia, Svizzera e Francia. Parallelamente si dedica a progetti più jazzistici: il Trio118 con il pianista Stefano De Bonis, il Casino Papia 4et con Marco Frattini, Davide Garattoni e Tim Trevor-Briscoe, il Trio Pari con Roberto “Red” Rossi alla batteria e Arduo, nel quale dialoga con la chitarra famenca di Alberto Capelli. In ambito educativo e didattico ha progettato e conduce laboratori musicali per ragazzi e bambini di costruzione strumenti con materiali di riciclo e riuso: “L’orchestra Riciclo” aTavolara Film Festival, Posidonia Festival e “L’Orchestra RIUSOnica”. Collabora inoltre da anni con il progetto MamaMusica al Museo Internazionale della Musica di Bologna.
Quando
sabato 10 febbraio ore 21.00
Dove
Teatro Ferrara Off
Viale Alfonso I d’Este 13, Ferrara
Prezzo
10 € soci Ferrara Off
8 € soci under30
5 € soci under18
12 € non soci (inclusa tessera associativa 2017/18)
Agli spettatori del Teatro Comunale di Occhiobello, esibendo un biglietto o l’abbonamento presso la biglietteria di Ferrara Off, verrà applicato uno sconto di 2 €.
Informazioni
info@ferraraoff.it
+39.333.6282360